In questo articolo ti parlo di una delle pratiche più interessanti e importanti per mantenere l'igiene delle fosse nasali e ricevere differenti vantaggio sia nella risposta immunitaria del corpo ma anche, a livello sottile, sulla capacità di focalizzazione mentale: Jala Neti. Da evitare quando si è molto raffreddati e pieni di muco ma molto utile come prevenzione, specialmente per chi vive in territori molto inquinati come le città, pieni di polveri sottili che possono rimanere nel naso e creare infiammazione.
Per eseguire questa pratica ti serve una Neti Pot, ossia un piccolo recipiente con beccuccio che ha la forma di una teiera, proveniente dalla tradizione ayurvedica.
Ne esistono grandi o piccole, per riempirla una sola volta per entrambe le narici oppure procedere con due riempimenti, di porcellana o di plastica, il materiale non importa in realtà, la sua funzione rimane la stessa.
Per eseguire un buon lavaggio nasale si usa acqua tiepida con aggiunta di sale. Io normalmente utilizzo acqua del rubinetto ma molte persone usano portare a bollore l’acqua e poi attendere che raggiunga la temperatura desiderata. Se sei al mare puoi utilizzare anche acqua di mare, già naturalmente salata, ma bisogna tenere conto della condizione ambientale del luogo.
Le proporzioni per il sale sono un cucchiaino raso di sale non iodato per 500 ml di acqua, ma è molto personale e dipende anche dalla sensibilità di ognuno. Io utilizzo una neti pot piccolina per ogni narice, aggiungendo la punta di un cucchiaino di sale. Vado a occhio, se è troppo salata lo sento subito e posso aggiustare. Al passaggio dell’acqua non devi sentire bruciare il naso o gli occhi, se questo accade vuol dire che hai messo troppo sale. Se hai piacere anche ad avere un effetto balsamico puoi aggiungere una o due gocce di tea tree oil, ottimo antibiotico naturale, oppure ancora meglio olio di calendula, lenitivo e emolliente.
Si comincia dalla narice sinistra
Inclina la testa verso destra e piegati leggermente in avanti, infilando il beccuccio nella narice sinistra fino a tapparla, dopo di che esplora la posizione fino a che non senti l’acqua uscire dalla narice destra. Quando trovi la posizione resta lì fino a che l’intera neti pot non si è svuotata.
Quando hai finito puoi tappare la narice sinistra e soffiare da destra fino a che non senti che tutta l’acqua è uscita.
Poi ricarica la neti pot e procedi allo stesso modo per la seconda narice.
Alla fine del lavaggio comincia la fase più importante: l'asciugatura.
Si procede facendo potenti espirazioni dal naso, in lunghe ripetizioni, fino a quando tuta l’umidità non è stata espulsa. Puoi anche fare delle raffiche, riposarti un istante con uno o più cicli di respiro naturale, per poi ripetere un’altra raffica di espulsioni fino al raggiungimento dell’obiettivo.
Se conosci Kapalabhati puoi procedere con questo respiro fino a che senti che non esce più acqua.
Espelli laria con forza dal naso sia in piedi con la testa verso l'alto che flettendoti in avanti, con la testa in giù, in modo da asciugare totalmente. L'umidità non deve restare dentro altrimenti il rischio è di avere l'effetto opposto a quello desiderato.
Alla fine dell'asciugatura puoi usare un dito della mano da intingere nell’olio di sesamo o di cocco, per poi spalmarlo nelle narici appena pulite. Questo gesto è davvero efficace nel supporto delle difese immunitarie in quanto le sostanze nutritive e benefiche dell’olio vengono assorbite direttamente in loco.
Attenzione a scegliere olio di alta qualità, magari biologico e spremuto a freddo per questo utilizzo.
Buona pratica!

